DOMANDE E RISPOSTE / SEPARAZIONE E DIVORZIO
Quando deve essere corrisposto l'assegno divorzile?
La sentenza deve stabilire anche un criterio di adeguamento automatico dell'assegno, almeno con riferimento agli indici di svalutazione monetaria.
Su accordo delle parti, la corresponsione può avvenire in unica soluzione (si parla in questo caso di assegno divorzile una tantum). Il Tribunale si limita a valutare la congruità dell'importo. In tal caso il coniuge beneficiario non potrà proporre alcuna successiva domanda di contenuto economico (neanche la richiesta di quota della liquidazione dell'ex coniuge).
Per stabilire l'importo o la congruità, i coniugi devono presentare la dichiarazione personale dei redditi e ogni documentazione relativa ai loro redditi e al loro patrimonio personale e comune. In caso di contestazioni, il Tribunale dispone indagini sui redditi, sui patrimoni e sull'effettivo tenore di vita, valendosi, se del caso, anche della polizia tributaria.
L'obbligo di corresponsione dell'assegno termina se il coniuge al quale deve essere corrisposto passa a nuove nozze.
Il coniuge al quale non spetta l'assistenza sanitaria per nessun altro titolo conserva il diritto nei confronti dell'ente mutualistico da cui sia assistito l'altro coniuge. Il diritto si estingue se egli passa a nuove nozze.
Ultima modifica: 14/03/2023
Altre informazioni: www.separazionedivorzio.com
Sentenze sull'assegno di divorzio
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